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Riparare una porta in legno tamburato è possibile, bastano alcuni accorgimenti
Tanto durante le fasi di trasporto e magazzino, quanto durante l’effettivo utilizzo, può capitare che, se non trattata con la dovuta delicatezza, l’anta si rovini. Ma quasi sempre si può fare qualcosa per risolvere il problema.
La relativa delicatezza dell’anta tamburata deriva direttamente dalla sua struttura, studiata per soddisfare diversi criteri: deve essere solida, non cedevole a deformazioni come imbarcamenti o bozzature e, al contempo, deve avere un peso contenuto per non gravare eccessivamente sulle cerniere.
Questo fa si che, in alcuni casi, i pannelli si possano rovinare più o meno visibilmente a seconda dell’incidente occorso. Quasi sempre, però, si può fare qualcosa per risolvere il problema: basta solo seguire alcuni accorgimenti.
Tutte le operazioni di seguito elencate risultano più semplici se attuate su ante che ancora non hanno ricevuto l’ultima finitura. Questa, infatti, aiuterà notevolmente a coprire ogni possibile traccia residua. In caso di pannelli già rifiniti, la situazione migliore si avrà con pannelli colorati a tinta piatta, il cui colore sarà facilmente replicabile applicando una vernice dello stesso RAL.
Per prima cosa bisogna analizzare il pannello in legno tamburato e quantificare l’entità del danno, così da poter agire di conseguenza nel migliore dei modi. Prendiamo in esame tre diversi casi:
RIPARARE UNA PORTA IN LEGNO CON UN ANGOLO SBECCATO
In questo caso, l’angolo in questione va carteggiato con una carta abrasiva, smussando ogni imperfezione della superficie fino a renderla uniforme. Dopodiché procedere stuccando l’angolo con stucco metallico. Si consiglia di ripetere questa operazione più volte, a distanza di 30 minuti l’una dall’altra, per fare asciugare la mano precedente. In ultimo, effettuata la ricostruzione dell’angolo, levigare la superficie fino a renderla liscia. Procedere con l’applicazione della finitura fino ad ottenere il risultato voluto.
RIPARARE UNA PORTA IN LEGNO CHE PRESENTA UNA CREPA
Se l’anta deve ancora essere laccata o dipinta, si consiglia di levigare leggermente la crepa, di stuccarla e, successivamente, carteggiare nuovamente per ripristinare la superficie. La prima mano di finitura cancellerà definitivamente ogni traccia dell’imperfezione originaria.
In caso l’anta debba essere lasciata grezza, resta invariato il processo di levigatura, seguita da stuccatura con stucco metallico. A questo punto, carteggiare l’anta con particolare cura, cercando di evitare il più possibile la comparsa di aloni nella zona carteggiata.
RIPARARE UNA PORTA IN LEGNO BUCATA
In caso l’anta presenti dei veri e propri buchi, è sconsigliato intervenire nel tentativo di risanamento, perchè se il pannello dovesse essere esposto ad umidità, andrebbe incontro a deformazioni finendo per sgretolarsi o per perdere lo strato protettivo di pellicola di finish-foil.
In caso si voglia comunque procedere a riparare la porta, però, la cosa migliore da fare sarebbe procedere stratificando le stuccature, a distanza di 30 minuti tra una mano e l’altra al fine di fare sempre asciugare la passata precedente. Una volta risanato il buco, procedere con un’ultima mano protettiva e, conseguentemente, passare alla levigatura.
Occorre prestare molta attenzione durante tutte le fasi di stuccatura. Questo è infatti il passaggio cruciale del processo, che determinerà la tenuta della lavorazione o la sua cedevolezza.
E tu hai qualche domanda?
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